L’Associazione tra Fondazioni di origine bancaria dell’Emilia Romagna celebra l’anniversario della nascita tra obiettivi raggiunti e sguardo al futuro

Una mattinata per raccontare 30 anni di attività sul territorio emiliano romagnolo. Si chiama ‘30 anni – le Fondazioni di origine bancaria dell’Emilia-Romagna insieme tra storia e futuro’ l’evento organizzato dall’Associazione tra fondazioni di origine bancarie dell’Emilia Romagna che si è svolto sabato 21 maggio alle 10.30 nell’aula absidale dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, in via De’ Chiari 25.

Protagonisti dell’evento, insieme ai rappresentanti delle 19 Fondazioni emiliano romagnole associate, il Rettore Unibo Giovanni Molari; il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini; l’assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro e formazione dell’Emilia Romagna Vincenzo Colla; il Presidente Acri (Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio Spa) Francesco Profumo; Paolo Cavicchioli, Presidente della Fondazione di Modena e dell’Associazione tra Fondazioni di origine bancaria dell’Emilia Romagna  dal 2018 al 2022 e Maurizio Gardini, Presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, che ha raccolto da Cavicchioli il testimone di Presidente dell’Associazione tra Fondazioni di origine bancaria dell’Emilia Romagna (per l’occasione è stato ufficializzato il passaggio delle consegne).

In mattinata Paolo Cavicchioli e Stefano Bonaccini hanno firmato il Protocollo d’Intesa tra Associazione regionale e Regione Emilia-Romagna per favorire la progettazione degli interventi ad ampio impatto sociale, economico, ambientale, occupazionale e culturale nei territori di riferimento delle Fondazioni. Protocollo che, nell’immediato, si concretizza con lo svolgimento delle attività di ricerca, di studio e di collaborazione finalizzate ad individuare soluzioni progettuali e modelli organizzativi idonei ad assicurare un’azione più efficace e sussidiaria degli enti locali nella loro operatività, nonché una tempestiva ed efficace attuazione degli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) negli ambiti territoriali regionali e locali.

Durante l’evento si è poi raccontato cosa è stato fatto sul territorio in 30 anni di presenza costante. Nate a seguito della legge Amato del 1990 che ha portato alla privatizzazione delle Casse di Risparmio e delle Banche del Monte e, allo stesso tempo, ha sancito la separazione dell’attività creditizia da quella filantropica, le Fondazioni bancarie sono un soggetto non profit che gode, come sancito dalla riforma Ciampi del 1999, di piena autonomia in qualità di soggetto giuridicamente privato. Le loro attività sono da sempre caratterizzate da una grande attenzione ai territori di riferimento e alla soddisfazione dei propri stakeholder. Lo raccontano i numeri: negli anni dal 1993 al 2021 le 19 Fondazioni emiliano romagnole hanno erogato sul territorio risorse per oltre 3 miliardi e 315 milioni di euro. Nell’anno 2021 le erogazioni delle fondazioni emiliano romagnole hanno superato i 115 milioni.

L’evento è stato anche l’occasione per ricordare l’operato del Fondo di Solidarietà tra territori, esperienza pilota dell’Associazione regionale in collaborazione con Acri che, dal 2018 al 2021, ha raccolto contributi per oltre un milione e 600 mila euro e supportato 196 progetti.

Una parte della mattinata è stata poi dedicata al Fondo Terremoto Acri e alla ricostruzione, nel decennale dello stesso. Un fondo realizzato dalle Fondazioni bancarie della Regione, anche questo in collaborazione con Acri, per uno stanziamento complessivo di 5 milioni e 700 mila euro per cofinanziare 14 interventi di ricostruzione nelle quattro province colpite dal terremoto: Modena, Reggio Emilia, Bologna e Ferrara. Durante l’evento è stato divulgato un video-racconto curato da Action Aid – al quale nel 2014 l’Associazione regionale ha dato l’incarico di monitorare lo stato di avanzamento e la regolarità delle procedure degli appalti degli interventi con il progetto ‘Sisma Emilia ricostruzione trasparente’ – dove si fa il focus su quattro di queste 14 opere, oggetto di sopralluoghi nell’aprile 2022:  l’Auditorium Fellini di Reggiolo, a Reggio Emilia; l’Istituto Galilei di Mirandola, nel modenese; un asilo nido comunale a Pieve di Cento, Bologna e, infine, la palestra Via Rigone di Cento, Ferrara, che è stata inaugurata proprio questo 21 maggio pomeriggio.