Fondazione
Che cos’è la Fondazione
Attraverso i suoi interventi la Fondazione di Modena stimola la partecipazione e il protagonismo della società civile e dei cittadini, contribuisce alla crescita di una comunità solidale e favorisce la democrazia. Lo fa attraverso il sostegno a iniziative ideate dai tanti soggetti che animano il Terzo settore e dagli Enti pubblici, o ideando e realizzando autonomamente progetti a beneficio della comunità. La logica che ispira questi interventi è quella dell’1+1=3. Infatti la Fondazione non si limita a sostenere economicamente i progetti ma punta a coinvolgere e rendere protagonisti i cittadini e le organizzazioni della società civile. Grazie a queste pratiche di cooperazione, i soggetti che compongono le comunità generano più valore – e più senso – di quello che avrebbero generato da soli. Dunque la Fondazione di Modena attiva relazioni e genera comunità.
Mission e Vision
Investiamo:
- in cultura perché il sapere umanistico e scientifico è oggi un asset fondamentale per lo sviluppo civile, sociale ed economico della comunità.
- nel sociale perché un moderno sistema di welfare richiede nuove forme di collaborazione tra pubblico e privato per continuare a garantire servizi di alta qualità.
- nella ricerca e nella formazione perché l’economia della conoscenza richiede capacità di innovazione e competenze di alto livello.
- sui giovani perché il futuro della società è affidato alla loro preparazione, alla loro responsabilità, alla loro passione.
- nella cultura di genere per contrastare ogni forma di violenza e discriminazione e diffondere una cultura di parità e rispetto delle differenze.
Storia
Siamo una delle 86 fondazioni di origine bancaria italiane, nate con la legge Amato del 1990 che ha portato alla privatizzazione delle Casse di Risparmio e delle Banche del Monte e, al tempo stesso, ha sancito la separazione dell’attività creditizia da quella filantropica. La prima è stata scorporata e attribuita alle Casse di Risparmio e alle Banche del Monte, che sono diventate società commerciali come le altre banche. Le attività finalizzate allo sviluppo sociale, culturale, civile ed economico sono state affidate alle fondazioni. La riforma Ciampi del 1998/1999 ha portato al riconoscimento definitivo della loro natura di soggetti non profit, privati e autonomi.
Abbiamo iniziato la nostra attività il primo agosto 1991 a seguito del processo di ristrutturazione con il quale la Cassa di Risparmio di Modena e la Banca del Monte di Bologna e Ravenna si sono unite nella Carimonte Banca. Dalla fusione del Credito Romagnolo con Carimonte Banca è nata Rolo Banca 1473, successivamente entrata a far parte del gruppo UniCredito Italiano. Dal 1993 abbiamo la nostra sede a Palazzo Montecuccoli – in via Emilia Centro, 283 – un edificio sorto nella seconda metà del Settecento sulle vestigia di una chiesa dedicata a San Biagio. Abbiamo aderito alla Carta delle Fondazioni, il documento approvato dall’Assemblea dell’Acri il 4 aprile 2012.
Attività istituzionale
Arte, attività e beni culturali
- il restauro di beni architettonici e di interesse storico – artistico;
- il sostegno alle attività musicali promosse da enti e associazioni locali;
- il sostegno alle attività teatrali;
- la promozione di eventi espositivi di iniziativa propria o in collaborazione con altri enti;
- la promozione di manifestazioni culturali;
- la pubblicazione di monografie e collane di interesse storico e artistico;
- la promozione di attività didattiche.
Ricerca scientifica e tecnologica
- l’acquisto di strumentazioni utili alla diagnosi e alla prevenzione di malattie;
- il finanziamento di progetti di ricerca di evidenza nazionale;
- l’erogazione di assegni annuali destinati ai ricercatori dell’ateneo modenese;
- la realizzazione di Centri di Eccellenza in cofinanziamento con altri enti.
Finanziamo iniziative di ricerca non solo nel campo delle scienze esatte e naturali, ma anche in quello delle scienze umane.
Attività di rilevante valore sociale
- interventi mirati a favore di categorie disagiate (anziani, minori e famiglie in difficoltà, disabili fisici e psichici);
- la costruzione di strutture protette, centri residenziali e aggregativi;
- la ristrutturazione di immobili con destinazione sociale;
- campagne di sensibilizzazione e progetti educativi rivolti ai giovani;
- l’acquisto di automezzi per il servizio di emergenza urgenza;
- progetti di valorizzazione dello sport come pratica formativa e non finalizzata all’agonismo.