Raccogliere diari, racconti autobiografici ed epistolari delle donne: un progetto del Centro Documentazione Donna finanziato dalla Fondazione

Raccogliere diari, memorie, racconti autobiografici ed epistolari delle donne che andranno ad arricchire il patrimonio documentale del Centro Documentazione Donna di Modena. E’ quanto si propone il progetto “La tua storia, per la Storia”, il percorso partecipativo finanziato dalla Fondazione di Modena con il patrocinio del Comune. L’iniziativa rientra nel progetto In prima persona femminile. Diari, memorie, epistolari tra soggettività e storia, avviato lo scorso autunno con le prime fasi di ricerca e mappatura del materiale autobiografico di donne modenesi depositato negli archivi cittadini e nazionali. L’attività di ricerca è proseguita con la costruzione di un’ampia rete di collaborazioni fra cui il Coordinamento Donne Spi Cgil di Modena, l’Università per la Libera Età Natalia Ginzburg, il Circolo modenese della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari e sarà allargato ad altri soggetti.

Le modalità di consegna dei documenti, nonché l’autorizzazione per la consultazione, saranno concordate con le/i partecipanti per consentirne la valorizzazione. Una selezione di documenti verrà poi digitalizzata in sinergia con il Centro interdipartimentale di Ricerca sulle Digital Humanities (DHMoRe). Con questa iniziativa il Centro documentazione donna, che conserva già un patrimonio archivistico  dichiarato “di notevole interesse storico” dal Ministero della Cultura-Soprintendenza archivistica dell’Emilia-Romagna (40 fondi di associazioni e movimenti femminili, organismi di parità e di singole donne, per un totale di circa 4000 faldoni e 9000 fotografie), intende creare una nuova sezione d’archivio dedicata alle scritture autobiografiche femminili.  

“Vogliamo indagare le caratteristiche della nostra comunità facendo emergere le fonti private e i punti di vista esperienziali femminili perché riteniamo siano rappresentativi della storia collettiva – dichiara la presidente del Cdd, Vittorina Maestroni – conserviamo già qualche scritto autobiografico nei nostri fondi, ma i contenuti di tono esclusivamente intimo sono pochi poiché il materiale collocato in archivio riguarda principalmente l’attività politica di donne che hanno ricoperto incarichi pubblici. Grazie a questo progetto possiamo avviare una raccolta sistematica per recuperare documenti che generalmente non vengono riconosciuti come tali e ricomprendere nella storia una maggioranza femminile solitamente silenziosa”.

A fine mese prenderà il via con cadenza quindicinale la rubrica “La tua storia, per la Storia. Ne parliamo con…“, una serie di dialoghi on-line, visibili il mercoledì dalle ore 11.00, sulla pagina Facebook e sul sito del Cdd, in cui verranno di volta in volta proposte riflessioni con esperte/i di storia delle donne, di fonti storiche e autobiografiche.
Si parte il 30 giugno con Linda Giuva, archivista già docente universitaria che dialoga con Caterina Liotti sugli archivi personali per la storia delle donne. Il 14 luglio sarà la volta di Grazia Baracchi e Anna Maria Pedretti.
Grazia Baracchi, assessora alle Pari opportunità del Comune di Modena, e Anna Maria Pedretti, referente
del Circolo modenese di scrittura e cultura autobiografica della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari, dialogano con Natascia Corsini su donne, scrittura e memoria di sé.

Nella foto: particolare di una lettera di Anna Ligabue alla sorella Beatrice scritta il 23 luglio 1917