Dai minori non accompagnati ai NEET, dai soggetti fragili ai giovani e agli studenti. Sono 3 mila i soggetti destinatari dei 33 progetti che Fondazione di Modena ha sostenuto negli ultimi 2 anni per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro

33 i progetti avviati, tra il 2021 e il 2022. 2.803 i soggetti destinatari delle attività, dal valore complessivo di quasi 8 milioni e 500 mila euro, la metà sostenuta da Fondazione di Modena. È questo l’impegno con cui l’Ente di Palazzo Montecuccoli si presenta all’appuntamento con l’undicesima edizione della Giornata Europea delle Fondazioni che, promossa da Acri e Assifero, si svolgerà il prossimo 1° Ottobre e vedrà Modena presente con una giornata di condivisione e sensibilizzazione.

Ad accompagnare l’evento è la campagna Ci stiamo lavorando. Attiviamo le energie delle comunità, che tra il 25 Settembre ed il 1° Ottobre metterà in primo piano oltre 100 progetti di inclusione lavorativa, promossi o sostenuti dalle Fondazioni in tutta Italia, tra cui anche Fondazione di Modena. L’iniziativa ha ricevuto il Patrocinio Rai Per la Sostenibilità ESG.

Con la Giornata Europea delle Fondazioni si intende, in particolare, richiamare l’attenzione sulle tante iniziative diffuse anche a Modena che mettono al centro il lavoro quale chiave per favorire l’autodeterminazione e l’inclusione sociale. È in questa cornice che Fondazione di Modena, in collaborazione con Roots e AIW, Association for the Integration of Women, FMAV Fondazione Modena Arti Visive e l’IIS Venturi, Caritas e Le Chemin des Femmes – Amigdala, invita la comunità a partecipare alle diverse attività che si fanno espressione di inclusione, accessibilità e collaborazione. Dalle 15 alle 19 del 1° ottobre, presso il Cortile del Leccio di Modena (Via Francesco Selmi 67) assaggi gastronomici multietnici, il laboratorio artistico con l’argilla, l’attività di cucito e l’ascolto di voce e diversità che si incarnano in un unico canto. La partecipazione è gratuita e l’ingresso è libero.

Si stima che, ogni anno, le Fondazioni destinino complessivamente circa 50 milioni di euro a iniziative volte a favorire l’inclusione lavorativa, coinvolgendo oltre 30mila persone. Il tasso di disoccupazione oggi in Italia (15-64 anni) è al 7,6%, quello di inattività – relativo alle persone che hanno smesso di cercare lavoro – è il 33,5%; questi dati relativi alle donne sono rispettivamente 8,7% e 42,7%. La disoccupazione giovanile (15-24 anni) è al 22,1%. Nel Mezzogiorno i dati sono tutti peggiori: disoccupazione 13,9%, inattività 44,2%, femminile 16,1%, giovanile 35% (Istat, giugno 2023).

È questo lo scenario in cui si innesta la frontiera dell’inclusione lavorativa, che riguarda tutti coloro che hanno difficoltà a entrare nel mondo del lavoro: le persone in condizione di fragilità, i giovani, le donne, i minori. In questo campo il nostro Paese è stato pioniere ed è ancora ricchissimo di esperienze diffuse e capillari, in particolare nel territorio su cui opera Fondazione di Modena, realizzate dalle organizzazioni del Terzo settore. Queste iniziative costituiscono sperimentazioni innovative, sostenibili e replicabili. Si tratta di un patrimonio prezioso da valorizzare che può ispirare politiche ampie e durature.

Si tratta di una grande varietà di interventi: ristoranti, spazi di agricoltura sociale, ostelli e luoghi di accoglienza, in cui lavorano persone con disabilità, migranti ed ex detenuti; laboratori di artigianato e sartorie, che coinvolgono donne in condizioni di fragilità o vittime di violenza; corsi di formazione e percorsi di tutoraggio per giovani che vogliono avviare nuove attività imprenditoriali. A questi si aggiungono i nuovi percorsi di formazione, dedicati a giovani donne e Neet, che si concentrano sul tema delle competenze digitali, nell’ambito delle iniziative del Fondo per la Repubblica Digitale. Ci stiamo lavorando” ha l’obiettivo di contribuire ad accendere una luce su alcune di queste esperienze e sul loro grande valore per il nostro Paese. L’elenco completo è sul sito www.cistiamolavorando.it.