Il cartellone 2022/23 presenta 9 titoli dal grande repertorio all’opera contemporanea, dal barocco all’opera per ragazzi. Riprendono gli abbonamenti

Il Teatro Comunale di Modena presenta per la stagione 2022/23 un cartellone lirico con nove titoli e una varietà che spazia fra grande repertorio, novità assolute, barocco e stimolanti proposte per giovani e famiglie. Dopo l’interruzione forzata dall’emergenza Covid, con la nuova stagione ritornano gli abbonamenti, con tre formule (a sette, a quattro e a tre titoli), e si riapre la prelazione per gli abbonati alla stagione 2019/20.

Dal capitolo del melodramma ottocentesco si vedranno dai più popolari Madama Butterfly di Puccini e Un Ballo in Maschera di Verdi ai capolavori meno rappresentati come Mefistofele di Boito e Tannhäuser di Wagner fino oltre la soglia del Novecento con la partitura simbolista di Debussy Pelléas et Mélisande. Il Tamerlano di Antonio Vivaldi sarà l’occasione di rivivere l’opera barocca attraverso un’operazione condotta da Ottavio Dantone con l’Accademia Bizantina che ha portato alla luce la prassi esecutiva antica aggiornandola al nostro tempo. Con Profezia si assisterà alla prima assoluta di un titolo commissionato dal Teatro Comunale a Matteo D’Amico e Sandro Cappelletto, fra i più noti autori italiani, nel centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini. Due le opere dedicate a giovani e giovanissimi: Il libro della Giungla di Giovanni Sollima, fra compositori italiani contemporanei più eseguiti al mondo, e Cenerentola di Rossini in un adattamento musicale e drammaturgico che AsLiCo ha dedicato al pubblico delle scuole.

In cartellone vi saranno sia affermati cantanti dal panorama internazionale, come James Kee, Corby Welch, Monica Bacelli, Giorgio Berrugi, Devid Cecconi e Maria Teresa Leva sia allievi emergenti usciti dai corsi di perfezionamento del Teatro e dell’Istituto Musicale Vecchi-Tonelli, come Simon Lim, Shay Bloch, Eleonora Filipponi, Vincenzo Tremante e Francesca Mercuriali. Vittoria Yeo, allieva di Raina Kabaivanska e oggi ospite dei maggiori teatri, dopo il successo di Giovanna D’Arco della scorsa, tornerà come Madama Butterfly nella nuova produzione del Teatro Comunale.

La stagione lirica si aprirà il 7 ottobre 2022 (con replica il giorno 9) con Mefistofele, capolavoro di Arrigo Boito, in una nuova produzione curata dal Teatro di Modena.
Il 28, 29 e 30 ottobre Madama Butterfly di Giacomo Puccini proseguirà il ciclo dei titoli interpretati da Luciano Pavarotti in ordine di debutto e proposti nel contesto delle manifestazioni di Modena Città del Belcanto. L’11 e 13 novembre sarà la volta del Tannhäuser di Richard Wagner, mentre il 22 novembre andrà in scena, in una recita per le scuole preceduta da due incontri di preparazione riservati agli insegnanti, La Cenerentola di Gioachino Rossini. Il 3 e 4 dicembre si terrà la prima assoluta di Profezia, cantata scenica liberamente ispirata a una poesia di Pier Paolo Pasolini.
Venerdì 16 dicembre alle 20, preceduta da una recita mattutina riservata alle scuole, Il Libro della Giungla con musica di Giovanni Sollima su libretto di Pier Francesco Maestrini.
Pelléas et Mélisande, capolavoro di Claude Debussy e fra i titoli più importanti del Novecento, si vedrà il 20 e 22 gennaio e il Tamerlano di Vivaldi il 3 e il 5 febbraio 2023.
Il cartellone di concluderà il 3 e 5 marzo con Un Ballo in Maschera di Giuseppe Verdi presentato in uno degli allestimenti più apprezzati fra quelli dedicati al compositore dal Teatro Regio di Parma.

Come gli scorsi anni, la serie di incontri “Invito all’Opera” presentata in collaborazione con Amici dei Teatri Modenesi presenterà al pubblico le opere in cartellone e ospiterà alcuni dei maggiori musicologi e critici musicali quali Enrico Stinchelli, Susanna Franchi, Oreste Bossini, Sandro Cappelletto, Alberto Mattioli, Guido Barbieri ed Emilio Sala.

La Fondazione di Modena, assieme al Comune di Modena, nel 2001 ha dato origine alla Fondazione Teatro Comunale per la gestione del teatro oggi intitolato a due artisti di fama mondiale dopo la loro scomparsa, il tenore Luciano Pavarotti e il soprano Mirella Freni, che hanno contribuito in maniera sostanziale a fare di Modena un punto di riferimento imprescindibile per l’opera e la sua tradizione. All’interno della prestigiosa cornice del Teatro viene curata la realizzazione delle stagioni di musica concertistica, opera lirica, danza e numerose forme di teatro musicale, anche in collaborazione con altre istituzioni teatrali.