Lunedì 8 febbraio incontro allo SpazioF con Stefano Pellini sul progetto didattico "La macchina meravigliosa: l'organo a canne"

La Chiesa abbaziale di San Pietro custodisce un gioiello dell’arte rinascimentale: l’organo monumentale costruito nel 1524 dall’organaro bresciano Giovanni Battista Facchetti. Il prezioso strumento, restaurato con il contributo della Fondazione di Modena, è il protagonista del video “La macchina meravigliosa: l’organo a canne“, realizzato per le scuole dall’Associazione Amici dell’organo J.S.Bach.

Il video racconta la storia dello strumento, ne fa ascoltare i diversi timbri, ne illustra le caratteristiche costruttive e sonore, mostrando il complesso funzionamento delle varie parti organo in modo semplice e accessibile. Grazie al video sarà possibile avvicinare i ragazzi delle scuole del territorio alla conoscenza dell’organo sia come strumento musicale sia come bene storico. Le scuole della provincia che finora hanno richiesto di aderire al progetto inaugurato il 20 gennaio sono 31, da moltiplicare per il numero delle classi coinvolte che varia da 3 a 9 per docente.

Il progetto sarà illustrato lunedì 8 febbraio alle 17 da Stefano Pellini, organista della Chiesa di San Pietro e fondatore dell’Associazione Amici dell’organo J.S.Bach, durante un incontro trasmesso in diretta streaming dallo SpazioF della Fondazione di Modena.

Entrare nelle aule attraverso la rete – spiega Stefano Pellini – ha permesso di raggiungere tante classi e tantissimi studenti, anche geograficamente lontani dalla città, sensibilizzando i ragazzi alla conoscenza di un particolare patrimonio artistico spesso lasciato in ombra, eppure così presente sul nostro territorio provinciale e nazionale“.

L’Associazione Amici dell’Organo “J. S. Bach” di Modena è stata fondata nel 1994 con lo scopo di tutelare, valorizzare e promuovere il patrimonio musicale del territorio modenese, in particolare quello organario. L’Associazione ha dal 1997 ideato la rassegna “Armonie fra Musica e Architettura” che aveva come primo fine la valorizzazione degli organi dell’Appennino modenese e dei giovani talenti musicali.

Nel 2003 si è aggiunto il Modena Organ Festival, che ha portato a Modena alcuni tra i nomi più importanti del concertismo internazionale; le due rassegne sono confluite nel 2012 in ArmoniosaMente, un ambizioso progetto che coinvolge tutto il territorio provinciale con concerti, visite guidate, lezioni e attività didattiche per le scuole. Nella sua più che ventennale attività, l’associazione ha promosso il restauro di decine di strumenti storici del territorio modenese, che vanta più di duecento organi storici.