I risultati di un'indagine realizzata dalla Fondazione del Monte con il contributo della Fondazione di Modena: il ruolo strategico assegnato alla cultura e alla formazione

Puntare su cultura, formazione, ambiente; investire su capitale umano e capitale sociale; passare a una mobilità più articolata, meno incentrata sulle auto; poter disporre di servizi alla persona flessibili e adattabili alle esigenze dei singoli. Sono alcune delle indicazioni emerse dalla ricerca “Modena 2040. Cambiare per ripartire” realizzata dalla Fondazione Del Monte con il contributo della Fondazione di Modena. L’indagine è stata condotta in due fasi: una prima fase basata su colloqui con 12 opinion leader della città, ai quali è stato chiesto di “disegnare” la Modena del 2040; una seconda fase svolta attraverso questionari rivolti a 95 testimoni privilegiati che per professione, ruolo e funzioni hanno uno sguardo ampio sulla città.

La ricerca si articola in due parti. La prima riguarda ciò che Modena porta o deve portare nel 2040 (i suoi caratteri, il modo di essere, i simboli). La seconda riguarda il futuro, come Modena dovrebbe essere nel 2040. Qui vengono indicate le piste di cambiamento. Ci sono quelle in qualche modo scontate come l’innovazione tecnologica e l’ambiente e altre più legate al territorio come alcuni aspetti della mobilità, la flessibilità e personalizzazione dei servizi, soprattutto le modalità di erogazione dei servizi, i cambiamenti nella sanità e nella burocrazia che aiutino a fare più che a mantenere l’esistente, una nuova stagione di diritti.

“Questa ricerca non ha la presunzione di fornire un progetto compiuto e tantomeno indicazioni operative immediate – sottolinea Roberto Guerzoni, Presidente della Fondazione Mario Del Monte – ma si propone di offrire un contributo di qualità ad una riflessione che crediamo debba essere fatta pubblicamente tra i diversi attori che hanno a cuore il futuro della nostra città. Abbiamo cercato di fornire elementi sintetici di carattere generale, quasi di identità e di caratterizzazione propri dell’insieme di Modena e dei suoi bisogni. La Fondazione Mario Del Monte mette questo lavoro a disposizione della città e da parte nostra cercheremo di contribuire alla discussione e al confronto non solo con la conferenza di presentazione ma anche con un programma di incontri e di workshop che organizzeremo nei prossimi mesi di cui daremo comunicazione”.

La ricerca in sintesi