E' il commento del Presidente della Fondazione di Modena, Cavicchioli, alla notizia della scomparsa del filosofo, Presidente del Comitato Scientifico del Consorzio per il Festivalfilosofia

Con Remo Bodei scompare un grande filosofo, un intellettuale raffinato, una persona gentile e umanissima. Ma anche un cittadino di Modena che amava la città, la sua cultura, le sue tradizioni”. Questo il commento del Presidente della Fondazione di Modena, Paolo Cavicchioli, alla notizia della scomparsa di Remo Bodei, Presidente del Comitato Scientifico del Consorzio per il Festivalfilosofia di Modena.

Non dimenticheremo mai – ha aggiunto Cavicchioli – la passione e l’intelligenza con cui in questi anni Bodei si è dedicato al Festival Filosofia contribuendo al successo di una manifestazione divenuta ben presto un appuntamento culturale tra i più prestigiosi a livello nazionale e internazionale. Ci resta di lui, a parziale conforto per la sua scomparsa, l’insegnamento morale, il rigore scientifico, lo spirito illuminista; ma anche la mitezza del carattere e la capacità di parlare dei temi più ostici con semplicità e chiarezza, virtù quanto mai preziosa in questi tempi incerti”.

Nato a Cagliari, Bodei era cittadino onorario di Modena dal settembre 2007. Laureato all’Università di Pisa, aveva perfezionato la sua preparazione teoretica e storico-filosofica a Tubinga e Friburgo, frequentando le lezioni di Ernst Bloch ed Eugen Fink; ad Heidelberg le lezioni di Karl Lowith e Dieter Henrich. Ha inoltre conseguito il diploma di licenza e il diploma di perfezionamento della Scuola Normale Superiore di Pisa.

Studioso di Hegel e Bloch si è interessato a fondo della filosofia classica tedesca e dell’Idealismo, esordendo con la monografìa “Sistema ed epoca in Hegel“, dopo aver già tradotto in italiano l’importante “Vita di Hegel” di Johann Karl Friedrich Rosenkranz. Fra le sue numerosissime pubblicazioni, un ruolo di primo piano lo occupano i lavori scritti attorno agli anni’90, come “Geometria delle passioni” e “Destini personali“.