Un ricco programma a cura de I Madrigalisti Estensi, dedicato a opere del repertorio musicale mai rappresentate in epoca moderna e disseminate fra i luoghi della conservazione degli antichi fondi. Dal 1° ottobre al 23 dicembre, con il sostegno della Fondazione di Modena e del Comune di Modena

Gli spazi del suono – Musica in residenza”: a Modena inizia ad ottobre il Festival dedicato a opere del repertorio musicale mai rappresentate in epoca moderna, disseminate fra i luoghi della conservazione degli antichi fondi come la Biblioteca Estense Universitaria e la Biblioteca Capitolare della Cattedrale. Fino al 23 dicembre un ricco programma di iniziative, tra concerti, flashmob, approfondimenti, registrazioni, contaminazioni stilistiche e produzioni multimediali, ideate dall’Associazione I Madrigalisti Estensi e proposti con il sostegno della Fondazione di Modena e del Comune di Modena. Articolato in tre rassegne, il Festival parte con “Al Cielo Estense – Le opere sacre di Antonio Maria Pacchioni”, un programma che avrà luogo a Modena dal 1° al 7 ottobre e che si esprime attraverso la riscoperta delle opere del compositore modenese. La seconda rassegna si sviluppa dal 6 al 12 novembre: “I Furti Amorosi – I madrigali a 6 voci di Girolamo Belli” sarà dedicata ad una particolare opera di Girolamo Belli, compositore ferrarese vissuto esattamente un secolo prima di Pacchioni. “Gli spazi del suono online – Musica antica e Digitale” è titolo dell’esperienza che riverserà su apposite piattaforme, create in collaborazione con l’Università di Modena, tutto il materiale multimediale prodotto nelle due rassegne precedenti, rendendolo così fruibile in modo permanente alla collettività, slegandolo dalla sola esecuzione in forma di concerto.

Grazie alle sinergie con il centro DHMoRe dell’Università di Modena è inoltre in cantiere il potenziamento della piattaforma Ludovico Media Library, che la renderà una vera e propria biblioteca multimediale dedicata a fondi musicali antichi e che consentirà agli studiosi di tutto il mondo la decifrazione sonora dei manoscritti digitalizzati.

“Gli spazi del suono – Musica in residenza”, che prosegue fino al prossimo dicembre, è quindi un festival che abbraccia “spazi” di diversa natura: i luoghi della conservazione degli antichi fondi, quelli delle performance ed i luoghi virtuali, nei quali le nuove tecnologie consentono oggigiorno di rendere fruibile e accessibile al mondo intero l’inestimabile patrimonio musicale di Modena.

Tre le opere che saranno in prima esecuzione assoluta in tempi moderni: i manoscritti originali, conservati a Modena fra la Biblioteca Estense e la Biblioteca Capitolare della Cattedrale, in occasione del festival sono stati studiati, riordinati e trascritti. Per la prima volta si avrà infatti l’opportunità di ascoltare la Messa da Requiem di Antonio Maria Pacchioni (1654 – 1738), Kyrie e Gloria à 5 con istromenti di Antonio Maria Pacchioni (1654 – 1738) e I Furti Amorosi à 6 voci di Girolamo Belli (1552 – 1618).

Questo progetto apre un ulteriore prezioso spazio di crescita e formazione, offrendo un’opportunità unica nel suo genere ai giovani. Nell’ambito della prima rassegna infatti si sviluppa il progetto “Gli spazi del suono – Atelier”, un importante percorso formativo che I Madrigalisti Estensi offrono a giovani musicisti selezionati fra studenti all’inizio della propria carriera musicale. Mediante un apposito bando, ai partecipanti verrà data l’opportunità di essere inseriti nel mondo del lavoro musicale, affiancandosi a giovani professionisti che vantano già una carriera avviata. Un vero e proprio avviamento al lavoro in cui i partecipanti realizzeranno assieme ai membri de I Madrigalisti Estensi il concerto del 7 ottobre e una nuova produzione discografica per l’etichetta NovAntiqua Records. Per gli artisti selezionati, l’Atelier sarà gratuito, vitto e alloggio compresi.

I Madrigalisti Estensi sono un gruppo di giovani musicisti, fondato nel 2016 da Michele Gaddi. L’ensemble è specializzato nell’esecuzione storicamente informata del repertorio fra Cinquecento e Seicento, con un occhio particolare al madrigale e ai compositori attivi a Modena nell’antico Ducato d’Este. Nel 2018 viene fondata l’Associazione, che si pone come obiettivi la diffusione della cultura musicale con particolare attenzione al patrimonio della città di Modena, un tempo capitale di uno dei ducati più vivaci dal punto di vista artistico e culturale.