Presentato il programma 2019/2020 di ERT: oltre 50 spettacoli per riflettere sull’eredità del Novecento

Presentato il programma 2019/2020 di ERT: oltre 50 spettacoli per riflettere sull’eredità del Novecento

Quale eredità ci ha lasciato il secolo scorso? E quali strumenti di analisi possiamo trarne per meglio interpretare il presente? È a partire da questi interrogativi che ERT Fondazione ha impostato le prossime stagioni del Teatro Storchi e del Teatro delle Passioni di Modena, intitolate significativamente “Bye bye ‘900?”. Una programmazione all’insegna della qualità, quella messa in campo dal direttore artistico Claudio Longhi, nonostante il taglio dei finanziamenti ministeriali che si è abbattuto quest’anno sull’ente, che pure si attesta ai vertici della classifica del MIBAC – con i suoi 95,85 punti – per dimensioni e offerta culturale. Proprio al fine di dare forza e continuità alla propria progettualità, la Fondazione ha lanciato LovERT: una “chiamata” alle aziende, agli imprenditori e ai professionisti, che condividono gli intenti di ERT e scelgono di supportarla per un maggior benessere sociale, culturale, civile ed economico del nostro territorio, storicamente sensibile a questi valori e a quest’idea di sviluppo.

A Modena, nei due teatri, andranno in scena da ottobre a maggio 51 diversi titoli, di cui 15 produzioni ERT, per un totale di 195 recite di spettacolo, incluse le matinée dedicate alle scuole.

Un cartellone ricco e articolato che si muove tra grandi nomi della scena italiana e internazionale, come Christoph Marthaler con Das Weinen (Das Wähnen), spettacolo a cui il geniale regista svizzero giunge dopo quasi un trentennio passato in compagnia di un libro donatogli dall’artista Dieter Roth. Dopo il successo di Cantina, che lo scorso anno ha raccolto il favore di pubblico e critica, torna a Modena il teatro “dei sensi” della compagnia belga Laika con Tutto fa brodo; il linguaggio poetico e raffinato di Familie Flöz in scena con Teatro Delusio, lo spettacolo più noto della compagnia tedesca in tournée dal 2004; le riflessioni sul sistema Europa oggi di Slavoj Žižek, rinomato filosofo e intellettuale del panorama mondiale.
E ancora tanti artisti, nuovi nomi della scena e maestri del teatro: Marco Paolini che apre la stagione del Teatro Storchi con Nel tempo degli dei; Umberto Orsini, mattatore della scena italiana con Il nipote di Wittgenstein; l’amatissimo volto del grande e piccolo schermo Lino Guanciale che con Nozze firma la sua prima regia: lo spettacolo, assieme a La commedia della vanità diretto da Claudio Longhi, segna la conclusione del progetto Elias Canetti. Il secolo preso alla gola dedicato allo scrittore Premio Nobel; o ancora Alessandro Gassmann che firma la regia de Il silenzio grande, primo testo teatrale di Maurizio De Giovanni, noto per le sue fortunate serie televisive come I bastardi di Pizzofalcone.

ERT rinnova inoltre il suo invito a festeggiare insieme l’arrivo del 2020: il 31 dicembre Bichu Tesfamariam trasformerà il Teatro Storchi in un circo etiope, sospeso fra suggestioni, colori e influenze lunari. Il programma dettagliato delle stagioni teatrali di Storchi e Passioni è disponibile sul sito http://modena.emiliaromagnateatro.com/

Per informazioni:
Teatro Storchi, Largo Garibaldi 15 – Modena
Teatro delle Passioni, Viale Carlo Sigonio 382 – Modena
Biglietteria 059 2136021 fax 059 211426
biglietteria@emiliaromagnateatro.com
modena.emiliaromagnateatro.com

Vendita biglietti: da sabato 28 settembre
Orari biglietteria: martedì, venerdì e sabato dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle 16.30 alle 19.00 – mercoledì e giovedì dalle 10.00 alle 14.00 – venerdì e sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.00 – Biglietteria telefonica 059 2136021