Un progetto del Teatro dei Venti per la formazione professionale dei detenuti e la creazione di un presidio culturale in Carcere, con il sostegno del Ministero della Giustizia

Un percorso di formazione per acquisire i mestieri del palcoscenico, trasformando il tempo della detenzione in una concreta opportunità di reinserimento professionale e sociale. Nasce a Modena l’Accademia delle Arti e dei Mestieri del Teatro in Carcere, un progetto ideato e realizzato dal Teatro dei Venti con il sostegno del Ministero della Giustizia.

L’Accademia si propone di fornire a detenuti e detenute competenze teoriche e pratiche nelle principali figure professionali dello spettacolo dal vivo, sia artistiche (recitazione, drammaturgia) che tecniche (fonica, illuminotecnica, scenotecnica, realizzazione costumi). L’obiettivo è creare un modello innovativo che contribuisca a trasformare il carcere in presidio culturale e luogo di produzione in costante dialogo con la città.

Il percorso didattico, che prende il via con un primo prototipo da ottobre 2025, si articola in due programmi di studio – artistico e tecnico – con lezioni tenute da professionisti riconosciuti, tra cui registi, docenti universitari, tecnici e drammaturghi, all’interno della Casa Circondariale di Modena. Sono inoltre previsti momenti di formazione presso la sede del Teatro dei Venti, con la possibilità di attivare tirocini ed esperienze formative presso enti teatrali del territorio.
Per questo primo anno, ai partecipanti verrà rilasciato un attestato di frequenza, con l’obiettivo futuro di fornire diplomi di qualifica professionale riconosciuti.

Oltre al Ministero della Giustizia, che finanzia l’Accademia, le attività del Teatro dei Venti all’interno del Carcere di Modena sono sostenute da una pluralità di soggetti, a partire dal Comune di Modena, attraverso il finanziamento della Cassa delle Ammende, dal Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna, dalla Fondazione di Modena. 

Questo progetto si inserisce in un percorso ventennale del Teatro dei Venti all’interno degli istituti penitenziari del territorio, che ha portato alla produzione di 14 spettacoli con oltre 70 repliche, film, radiodrammi e progetti internazionali finanziati dal programma Europa Creativa, come AHOS – All Hands On Stage, dedicato proprio alla professionalizzazione dei detenuti.