Un passo importante verso una mobilità più sostenibile, che conferma il ruolo di Modena e dell’Emilia-Romagna come laboratorio d’eccellenza per la formazione e l’innovazione nel settore automotive

Con “Mobilità Elettrica e Formazione: competenze e innovazione per la Motor Valley” Modena ha ospitato un confronto pubblico sulle sfide della transizione elettrica e sulla formazione necessaria per guidarla.
Nel corso dell’incontro presso l’Orto Botanico di Modena, esperti, accademici e rappresentanti del mondo produttivo hanno approfondito i temi legati all’evoluzione delle competenze richieste dalle imprese impegnate nell’elettrificazione della mobilità, analizzando come i percorsi formativi possano adattarsi a tali cambiamenti e come politiche e interventi normativi possano sostenere una crescita sinergica tra innovazione tecnologica, sviluppo professionale e strategie educative. L’iniziativa ha sottolineato il ruolo decisivo della formazione e della collaborazione tra università, imprese e istituzioni.

L’appuntamento ha rappresentato anche un momento di restituzione del progetto “Mobilità elettrica, occupazione e formazione: prospettive per la transizione nella Motor Valley”, sostenuto da Fondazione di Modena in partenariato con Università di Modena e Reggio Emilia – coinvolgendo in particolare i Dipartimenti di Economia “Marco Biagi” e di Ingegneria “Enzo Ferrari” – MUNER – Motor Valley University of Emilia-Romagna, Think Tank ECCO, CNA Modena e con il supporto di Fondazione Democenter.

L’obiettivo del progetto è stato quello di analizzare i profili occupazionali e le competenze professionali necessarie a supportare la transizione tecnologica, dai livelli manifatturieri e produttivi fino alla manutenzione e riparazione, individuando possibili azioni per favorire l’innovazione e la contaminazione delle competenze.
Dai tavoli di lavoro con imprese e formatori è emerso come la richiesta di nuove competenze non riguardi solo le figure tecniche dedicate alla progettazione e alla gestione dei processi produttivi, ma coinvolga anche ruoli legati all’innovazione organizzativa e alla digitalizzazione. La ricerca ha inoltre messo in luce la necessità di integrare saperi tecnico-scientifici – meccanica, elettronica, informatica e design – per costruire una nuova visione di sistema del veicolo, valorizzando al tempo stesso soft skill come autonomia, proattività e capacità di lavorare in team interdisciplinari, ormai considerate competenze chiave per la competitività delle imprese.
Il progetto conferma così l’importanza di un approccio di sistema alla formazione, fondato sulla collaborazione tra scuole, università, enti di ricerca e imprese, per accompagnare l’evoluzione della Motor Valley verso una mobilità sempre più sostenibile e innovativa.

L’incontro ha confermato l’importanza di un ecosistema integrato di innovazione e formazione, capace di valorizzare il patrimonio industriale e tecnologico della Motor Valley, orientandolo verso una crescita sostenibile. La chiusura del progetto segna un passo significativo verso una mobilità più sostenibile, intelligente e inclusiva, confermando il ruolo di Modena e dell’Emilia-Romagna come laboratorio d’eccellenza nel settore automotive.