La storia di Largo Porta Sant’Agostino per i 20 anni dell’Ospedale Civile. In programma per sabato 30 agosto, alle ore 21, l'iniziativa è organizzata da Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena e Fondazione di Modena
Dalla salute alla cultura, una piazza e il suo volto: L’evoluzione storica, sociale e d’uso di Piazza Sant’Agostino, dal Medioevo ai giorni nostri. Questo è il titolo dell’evento organizzato da Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena e Fondazione di Modena per dopodomani, sabato 30 agosto 2025, a partire dalle ore 21,00 in Piazza Sant’Agostino, nell’ambito delle celebrazioni per i 20 anni dell’Ospedale Civile di Baggiovara. L’evento vuole raccontare il forte legame tra Modena, la Piazza Sant’Agostino e i due Ospedali dell’AOU di Modena e declinandolo secondo lo slogan “Qui è il futuro” scelto per le celebrazioni, dove il ricordo del passato richiama le sfide del domani. L’appuntamento rientra nella rassegna di incontri e laboratori di Ago Off, i dialoghi intorno all’arte coordinati da Fondazione Ago.
La serata sarà condotta dalla giornalista Paola Ducci che dialogherà con i due relatori. Il prof. Francesco Doglioni, già docente di restauro architettonico a Venezia, Ferrara e Trento e progettista delle opere di restauro del vecchio Sant’Agostino parlerà dell’evoluzione dell’edificio da luogo di cura a cantiere per la cultura nei suoi duecentosettant’anni di continua evoluzione. Il dottor Gabriele Sorrentino, Public Historian del Servizio Comunicazione e Informazione dell’AOU di Modena farà una panoramica sulla storia della Piazza Sant’Agostino dal Medioevo, al Pantheon degli Estensi, dall’Ospedale della Casa di Dio al Grande Spedale del Duca.
«Con questo evento – spiega il dottor Paolo Barbieri, Responsabile del Servizio Comunicazione e Informazione di AOU di Modena – prosegue il percorso di avvicinamento alla grande festa dell’Ospedale Civile di Baggiovara, prevista per il 28-29 novembre, iniziato col concerto di Andrea Govoni & Friends che ci ha emozionato il 20 di luglio scorso, sempre in questa magnifica piazza. L’appuntamento di sabato 30 agosto rientra nell’ambito del contenitore di AGOOFF e vuole raccontare come la piazza si è evoluta nel tempo, anche grazie alla nascita del “vecchio” Sant’Agostino. Sarà un viaggio affascinante attraverso i secoli, in un luogo che ha mutato spesso il suo aspetto, adattandosi alle esigenze che cambiavano nel tempo. Ringrazio Fondazione di Modena e il Comune di Modena per l’ospitalità e l’aiuto che ci hanno dato in questo percorso».
«Piazza Sant’Agostino è il risultato di trasformazioni stratificate – sono le parole del Presidente di Fondazione di Modena, Matteo Tiezzi – nei secoli ha cambiato forma, funzione, confini. Ma non ha mai smesso di essere uno snodo vitale tra spazio urbano, cura, vicinanza e vita collettiva. Ripercorrerne la storia significa riconoscere che i luoghi sono capaci di una continuità anche nel cambiamento. Oggi, con AGO, questa piazza si apre al futuro come laboratorio sociale e culturale: un luogo dove la memoria si fa materia viva e la città trova nuovi strumenti per valorizzarsi e viversi come comunità in cammino».
I protagonisti
Gabriele Sorrentino, modenese, classe 1976 è Laureato in Scienze Politiche con Indirizzo Storico Politico presso l’Università degli Studi di Urbino, diplomato al Master di II livello in Public History presso l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Giornalista, addetto stampa e comunicatore, si occupa di storia locale, scrive articoli e saggi storici ed è anche un narratore fecondo, con all’attivo quattro romanzi storici su Mutina, la Modena Romana, pubblicati con Artestampa. Ha animato diverse narrazioni guidate nel centro di Modena, organizzate insieme all’Associazione di Scrittori I SEMI NERI ha organizzato. È coautore, con Daniela ori, Daniele Biagioni e Marco Panini, del saggio L’eredità del Frignano. Viaggio alla scoperta di feste, riti, miti e tradizioni della montagna (Damster 2023). Nel 2024 ha pubblicato Guida ai palazzi di Modena – viaggio romantico tra gli edifici storici della città (Edizioni della sera) che contiene la scheda tratta sia della Chiesa di Sant’Agostino e dell’attuale Palazzo dei Musei, sia del Grande Spedale, cioè dell’Ospedale Sant’Agostino.
Francesco Doglioni, Laureato in architettura allo IUAV nel 1975, ricercatore universitario dal 1980, è stato professore associato in Restauro architettonico presso lo IUAV di Venezia fino al novembre 2015, dove ha tenuto anche per alcuni anni l’insegnamento di Caratteri costruttivi dell’edilizia storica e di Consolidamento. Docente dal 2008 di Teoria e Tecnica del Restauro presso la Scuola di Specializzazione in Archeologia dell’Università Cattolica di Milano, dal 2013 svolge annualmente seminari presso la Scuola di Specializzazione in Conservazione del Patrimonio dell’Università di Genova. Nell’ambito della propria attività professionale, svolta esclusivamente nel campo della conservazione e utilizzo dell’edilizia storica, ha progettato e diretto il restauro di antiche costruzioni, tra le quali Villa Saraceno per la Fondazione inglese The Landmark Trust e Villa Poiana per l’Istituto Regionale Ville Venete, opere di Andrea Palladio. Entrambi gli interventi sono stati premiati con l’Europa Nostra Award, nel 1994 e nel 2000.