Lunedì 8 settembre Mautino e Menietti del Post sul palco del Sant’Agostino con Fondazione e FEM. Poi altri appuntamenti fino a sabato tra laboratori e incontri
Ma è proprio vero che fare il bagno dopo mangiato causa indigestione? E siamo sicuri che bere un bicchiere di vino al giorno sia innocuo per la salute? Qual è il metodo migliore per rimuovere i peli superflui? Sono tutti temi sui quali circolano opinioni contrastanti, spesso però prive di fondamento scientifico. Eppure, la scienza può avere risposte per tante questioni dove il rischio è quello di subire gli effetti della disinformazione, in molti casi causata da vere e proprie fake news fatte circolare in modo interessato.
Sono i temi che affrontano lunedì 8 settembre, alle 21, Beatrice Mautino ed Emanuele Menietti sul palco di piazza Sant’Agostino a Modena aprendo la settimana di Ago Off con “Ci vuole una scienza”. L’appuntamento con i due divulgatori scientifici autori di un poadcast per il Post nel quale insegnano a “prendere sul serio la scienza senza prendersi troppo sul serio” è promosso da Fondazione di Modena e FEM, Future Education Modena. Tra i temi che vengono sviluppati anche il rapporto con l’intelligenza artificiale e su come le tecnologie innovative possono essere utili per svelare la disinformazione.
Gli appuntamenti della settimana di Ago Off, i dialoghi intorno all’arte che, coordinati da Fondazione Ago, si svolgono in piazza Sant’Agostino nell’area dehors del bar Mosaico nell’ambito dell’Estate modenese, con Comune e Fondazione di Modena, continuano fino a sabato.
Martedì 9 settembre, alle 18, FEM e Ago raccontano l’esperienza sviluppata nell’ambito della mostra Paradise Lost installando una tecnologia particolare (l’eye-tracker) per monitorare i movimenti oculari dei visitatori così da cogliere quali particolari delle immagini abbiamo attratto maggiormente l’attenzione e suscitato emozioni. All’incontro “Lost in Paradise: arte, natura e neuroscienza” intervengono Leonardo Lodi, Arts Education Expert (FEM) e Lorenzo Respi (Ago). L’obiettivo è esplorare il legame tra arte, natura e neuroscienze, focalizzandosi su come la contemplazione di soggetti naturali rappresentati nell’arte possa influire positivamente sul benessere psicofisico.
Mercoledì 10 settembre, alle 18, DHMore, il Centro interdipartimentale di ricerca sulle Digital Humanities di UniMoRe, presenta il progetto “Lodovico Media Library” finalizzato a rendere disponibile al pubblico in modalità libera e gratuita il patrimonio culturale digitalizzato, mettendo in comunicazione le collezioni, le opere e di documenti di enti differenti attraverso standard di metadatazione condivisi.
Giovedì 11 settembre, sempre alle 18, spazio ai bambini dagli 8 ai 12 anni con MuseOmoRe per un laboratorio dedicato a “L’evoluzione a morsi. Denti e diete fossili” condotto dagli esperti del Museo di Paleontologia di Unimore.
Sabato 13 settembre, alle 21, sul palco di Sant’Agostino, a cura di Fondazione di Modena e Ago, va in scena un dialogo tra l’esperto di arte contemporanea Marco Mancuso con il sociologo e direttore scientifico della piattaforma di innovazione culturale “cheFare” Bertram Niessen: “Intrecci. Autori umani e non umani tra arte, cultura e tecnoscienze”. Con l’obiettivo di sviluppare un nuovo pensiero ecologico sono diversi gli interrogativi da porsi. Per esempio, come pensare di riconoscere un ruolo, sociale e politico, ad attori naturali e artificiali che abitano un mondo in cui noi esseri umani ci troviamo in una relazione crescente di interdipendenza con l’ambiente che ci circonda? Oppure, quali sfide si pongono sul piano culturale e quali su quello estetico?