La stagione 2019-2020 del Teatro Comunale

Ad aprire la nuova stagione lirica al Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena venerdì 11 e domenica 13 ottobre 2019 sarà La bohème, in un nuovo spettacolo prodotto dal teatro modenese in coproduzione con Fondazione Teatri di Piacenza, Fondazione Pergolesi Spontini e, per il solo allestimento scenico, con l’Opéra de Marseille. Il titolo viene presentato nell’ambito delle celebrazioni dedicate a Luciano Pavarotti nel contesto di Modena Città del Belcanto e inaugura un nuovo progetto che prevede la rappresentazione delle opere liriche interpretate dal tenore in ordine di debutto. È proprio con il capolavoro pucciniano che Pavarotti cantò infatti il suo primo ruolo, a Reggio Emilia nel 1961. La regia è firmata da Leo Nucci, La direzione musicale è affidata ad Aldo Sisillo.

Saranno ben tre i titoli pucciniani nel cartellone che proseguirà sempre in ottobre (25, 27 e 29) con Tosca in un nuovo spettacolo in coproduzione con la Fondazione Teatri di Piacenza e il Teatro Regio di Parma Nel cast si ascolterà Ainhoa Arteta, che ha già cantato il ruolo di Tosca nel 2018 al Teatro San Carlo di Napoli. Sul podio Matteo Beltrami. Il 27e 29 novembre e il 1° dicembre, l’appuntamento sarà con Rigoletto, in una nuova coproduzione con il Teatro Comunale di Ferrara e Teatro del Giglio. L’allestimento è curato dal teatro di Modena per la regia di Fabio Sparvoli. Nel ruolo di Rigoletto canterà il baritono Marco Caria, uno degli allievi di Mirella Freni.

Il 15 dicembre andrà in scena La Notte di Natale, nuovo titolo fuori abbonamento commissionato e prodotto dal Teatro dell’Opera Giocosa di Savona in coproduzione con il Teatro Comunale di Modena. L’opera è liberamente ispirata all’omonima novella di Nikolai Gogol. La stagione ritorna sulle orme di Giuseppe Verdi con il nuovo anno, il 14 e 16 febbraio, con Falstaff, assente da vent’anni dal palcoscenico modenese. Il ruolo del titolo sarà interpretato da Luca Salsi, baritono parmigiano al culmine di una brillante carriera.

Il terzo appuntamento con Giacomo Puccini arriverà a marzo e vedrà il ritorno di uno degli allestimenti più apprezzati del Teatro Comunale di Modena. Si tratta di una Turandot firmata da Giuseppe Frigeni nel 2003. France Dariz canterà il ruolo del titolo nel quale ha debuttato nel 2017 al Macerata Opera Festival e che riprenderà nel 2019 al festival Puccini di Torre del Lago. Il 3 e il 5 aprile andrà in scena Pelléas et Mélisande, uno dei grandi capolavori del repertorio francese. Unico titolo operistico nel catalogo di Claude Debussy. La produzione dello spettacolo, insieme a Modena e Piacenza, partirà da Parma per la direzione musicale di Marco Angius e in un nuovo allestimento firmato da Renaud Doucet.

Il cartellone si chiuderà l’8 e il 10 maggio 2020 con Crossopera, nuovo titolo presentato a fianco del Landestheater di Linz e del Serbian National Theatre di Novi Sad. La coproduzione internazionale, guidata dal teatro modenese, è risultata vincitrice del prestigioso bando della commissione europea Creative Europe 2018 e vivrà dello scambio di musicisti, cantanti e artisti che viaggeranno fra i tre teatri. L’opera ha per oggetto l’integrazione culturale sotto il titolo di “Fear and discovery”, paura e scoperta, Come di consueto, tutti i titoli in cartellone saranno preceduti da incontri di presentazione al pubblico che ospiteranno studiosi a giornalisti di prestigio nazionale.

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LA STAGIONE CONCERTISTICA

La stagione concertistica 2019-20 al Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena ospiterà come di consueto orchestre e grandi solisti di prestigio e provenienza internazionale. Mercoledì 30 ottobre aprirà il cartellone la Chamber Orchestra of Europe. A dirigere un programma che prevede le Danze slave op.72 di Dvořák e la Seconda Sinfonia di Brahms sarà Daniel Harding, interprete di portata storica e regolare ospite dei Berliner Philharmoniker.

Sabato 9 novembre l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai sarà guidata da Juraj Valčuha, direttore musicale del Teatro San Carlo di Napoli e vincitore nel 2018 del prestigioso “Premio Abbiati” della critica italiana. Il concerto vedrà la presenza di due pianisti riconosciuti specialisti del repertorio contemporaneo, Emanuele Arciuli Andrea Rebaudengo .

Il grande violinista Stefan Milenkovich, già applaudito a Modena nel 2017, tornerà il 7 dicembre con l’Orchestra Sinfonica della RadioTelevisione Slovena di Lubiana diretta da Mihail Agafita per interpretare il Concerto in re maggiore op.61 di Ludwig van Beethoven, del quale si ascolterà anche la Sinfonia “Eroica”.

Il consueto appuntamento presentato per il Giorno della Memoria insieme all’associazione Amici della Musica di Modena si terrà il 25 gennaio 2020, con il patrocinio della Comunità Ebraica di Modena e Reggio Emilia, e sarà dedicato quest’anno agli scritti e alla figura di Primo Levi.

Giovedì 30 gennaio si terrà un inedito omaggio a Franz Liszt. Protagonisti, quattro pianisti italiani: Marco Scolastra si misurerà con il funambolismo leggero della Fantasia su temi popolari ungheresi S.123Marcello Mazzoni affronterà l’estroverso virtuosismo del Primo ConcertoAndrea Padova si addentrerà nelle innovative costruzioni armoniche del Secondo ConcertoMaurizio Baglini svelerà il tenebroso romanticismo di cui è impregnato Totentanzi.

Mercoledì 5 febbraio si ascolterà il celebre oratorio di Franz Joseph Haydn La Creazione. Sarà Philippe Herreweghe a leggere questo monumento del repertorio classico insieme a due complessi da lui fondati: l’Orchestre Des Champs- Elysees e il Collegium Vocale Gent. Canteranno nei ruoli solisti Mari Eriksmoen (soprano), Patrick Grahl (tenore) e Florian Boesch (basso).

Al sinfonismo viennese sarà dedicato il concerto di domenica 9 febbraio 2020, interpretato dalla Camerata Salzburg e dalla violinista Viviane Hagner diretti da Gregory Ahss. Viviane Hagner eseguirà il Concerto n.5 in la maggiore KV 219 per violino e orchestra “Alla turca” di Mozart e il Rondò in la maggiore D. 438 per violino e orchestra d’archi di Franz Schubert. Completano il programma la Sinfonia n. 43 di Haydn e Cinque Danze Tedesche D.89 di Schubert.

L’appuntamento conclusivo del cartellone concertistico si terrà il 27 marzo con Yves Abel alla guida della Herford Philharmonie con Olga Kern al pianoforte. Il programma comprende la Sinfonia “Scozzese” di Felix Mendelssohn-Bartholdy e il Concerto in la minore op.16 per pianoforte e orchestra del più noto compositore norvegese, Edvard Grieg.

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