Alta formazione lirica, nuove produzioni e incursioni nel canto ‘lontano’ e contemporaneo
Dopo i successi delle precedenti edizioni, Modena Belcanto presenta il programma di attività per il 2019, riaffermando la collaborazione fra Comune, Fondazione Cassa di Risparmio, Teatro Comunale e Istituto “Vecchi-Tonelli”. L’obiettivo è valorizzare e promuovere la tradizione lirica modenese nel mondo affiancando la formazione dei giovani cantanti alla produzione musicale.
Ha preso il via in autunno e proseguirà fino ad ottobre di quest’anno la Masterclass annuale di canto di Raina Kabaivanska al “Vecchi-Tonelli”. Il corso coinvolge 12 allievi da Italia, Bulgaria, Venezuela, Corea e Francia, che saranno impegnati, oltre che negli appuntamenti modenesi, in un importante progetto di divulgazione dell’opera lirica con concerti in varie città italiane e europee. Momenti significativi del programma d’insegnamento del Vecchi-Tonelli saranno anche Il canto lontano (23 ottobre), concerto e laboratorio sulla vocalità etnica con il cantante vietnamita Tran Quang Hai, e La voce contemporanea (30 ottobre), con Cristina Zavalloni, una delle poche interpreti a livello internazionale capace di muoversi con disinvoltura in un repertorio che va dalla musica barocca al jazz.
Dal 18 febbraio al 21 giugno si terrà il Corso di alto perfezionamento della Fondazione Teatro Comunale di Modena nel contesto del programma di formazione per lo spettacolo dal vivo della Regione Emilia-Romagna e cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo. Candidati tedeschi, ucraini, inglesi, austriaci, spagnoli, cechi, polacchi, turchi, cinesi, russi, francesi, giapponesi, belgi, israeliani, olandesi, americani, oltre che da ogni parte d’Italia, hanno da poco affrontato le selezioni che hanno individuato i 14 giovani che parteciperanno agli insegnamenti svolti a stretto contatto con la vita del Teatro Comunale. Alle materie della tecnica vocale e dell’interpretazione in palcoscenico contribuiranno docenti e personalità della lirica di spicco internazionale, come Leone Magiera, Mariella Devia, Nicola Martinucci, Michele Pertusi.
IL CARTELLONE
Per quanto riguarda le produzioni operistiche, il 19 settembre andrà in scena al Comunale Dido and Aeneas, del compositore inglese Henry Purcell, in collaborazione con il Vecchi-Tonelli e il Festival di musica antica “Grandezze e Meraviglie”. Il 15 e 16 marzo sarà la volta de l’Elisir d’amore (4 recite a Modena e due a Carpi), terzo appuntamento dopo i successi rossiniani della Cenerentola e de Il Barbiere di Siviglia delle passate stagioni, che riafferma la felice collaborazione tra Associazione Appennino InCanto e Fondazione Teatro Comunale Luciano Pavarotti. L’opera, adattata in una versione ridotta della durata di poco più di un’ora, ha coinvolto 15 scuole primarie e secondarie di Modena, Sestola, Fanano, Acquaria, Bomporto, Carpi e Fossoli, per un totale di oltre 1500 alunni. Salirà sul palco un coro di bambini dai 6 ai 13 anni.
Tornano, il 17 aprile e il 12 giugno, i concerti degli allievi di Raina Kabaivanska al Ridotto del Teatro Comunale: il primo con un programma di brani del repertorio romantico europeo, il secondo dedicato ad arie tradizionali dei Paesi di provenienza degli allievi. A luglio gli allievi della Kabaivanska si esibiranno anche a Palazzo Ducale a conclusione del restauro degli affreschi del Salone d’Onore.
Gli studenti del corso al Teatro Comunale saranno protagonisti, come l’anno passato, di un laboratorio e concerto aperto al pubblico curato da Stefano Monti, nel mese di marzo, e di uno spettacolo condotto da Enrico Stinchelli. Stinchelli condurrà, inoltre, per il terzo anno consecutivo, Prima di andare in scena, spettacolo semiscenico in programma il 14 settembre al Comunale nell’ambito del Festival Filosofia con allievi sia del Comunale che del Vecchi-Tonelli.
MODENA PER LUCIANO
Un momento di particolare visibilità del progetto è rappresentato dalle celebrazioni per Luciano Pavarotti. Quest’anno il cartellone di “Modena per Luciano” si ripeterà con un’interessante novità: l’11 e 13 ottobre andrà in scena, al Teatro Comunale, La bohème dando il via al progetto che prevede la rappresentazione delle opere liriche interpretate dal tenore in ordine di debutto. È proprio con il capolavoro pucciniano che Pavarotti cantò il suo primo ruolo, a Reggio Emilia nel 1961. A questo appuntamento si affiancheranno, come lo scorso anno, il concerto del 5 settembre che ospiterà il Requiem di Leoncavallo in prima esecuzione italiana, l’evento del 6 settembre, in via di definizione, e quello del 12 ottobre creato sulla falsa riga del 2018.