Un mix di classica e contemporanea nella nuova stagione, che avrà come prologo un ‘Trittico d’autunno’

Un mix di proposte, generi e stili caratterizzeranno la nuova stagione di danza al Teatro Comunale di Modena, che prenderà il via venerdì 18 gennaio con Bach Project, due coreografie proposte da Aterballetto unite dalla comune ispirazione all’arte musicale di Johann Sebastian Bach, e proseguirà il 26 febbraio con un grande titolo del repertorio russo come Don Chisciotte (26 febbraio) danzato dal Balletto Yacobson di San Pietroburgo, città di provenienza della coreografia originale che Petipa firmò nel 1859.

page-news-c-balletVenerdì 22 marzo sarà la volta di un altro notissimo titolo di repertorio, Giselle, questa volta presentato però in una versione completamente rivisitata in chiave moderna da Dada Masilo, danzatrice e coreografa sudafricana fra le più interessanti nell’ambito della danza contemporanea. Lo spettacolo è nato su commissione di alcuni fra i più importanti teatri nel mondo della danza, quali il Joyce Theater di New Work, la Biennale de la danse de Lyon e il Sadler’s Wells di Londra. Il balletto, che andrà in scena al Teatro Storchi, viene presentato a Modena dal Teatro Comunale in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione (con una seconda replica il 23 alle ore 20).

Il 12 aprile si vedrà l’Ensemble Batsheva, compagnia israeliana fra le più note del panorama contemporaneo, impegnata in Sadeh21. Il titolo, in prima italiana, è una coreografia del 2011 che ha entusiasmato il pubblico di tutto il mondo per l’uso emozionante e le prodezze fisiche del linguaggio del movimento Gaga, la rivoluzionaria filosofia ideata dal coreografo Ohad Naharin. Di origine israeliana è anche Sharon Eyal, una delle più sorprendenti e inventive coreografe del giorno d’oggi che insieme a Gai Behar e alla loro L-E-V Company presenteranno martedì 26 marzo Love Chapter 2, un brano nato in coproduzione con istituzioni quali il Sadler’s Wells di Londra e Julidans di Amsterdam.

Domenica 5 maggio si terrà la prima rappresentazione assoluta di un nuovo spettacolo che vedrà Svetlana Zakharova, una delle più grandi ballerine al mondo, danzare a fianco dei Solisti del Bolšoi di Mosca. Il balletto, un evento di assoluto prestigio internazionale, vedrà nuove coreografie di Yuri Possokhov e Mauro Bigonzetti.

Nell’ambito del teatro danza, il 9 maggio si vedrà uno spettacolo creato da Mario Martone nel 1982 dal titolo Tango Glaciale riproposto oggi in una nuova riedizione per il progetto di ricostruzione delle coreografie italiane più importanti degli Anni Ottanta/Novanta (RIC.CI) ideato e diretto da Marinella Guatterini. Il brano è infatti espressione della fortunata stagione di Falso Movimento, il collettivo di artisti napoletani che in quegli anni cambiò il corso della sperimentazione teatrale italiana.

Il Béjart Ballet Lausanne, una delle più prestigiose compagnie nel contesto della danza classico contemporanea, poterà a Modena due diversi titoli in un’unica serata (23 maggio): Syncope, di Gil Roman, il coreografo che Maurice Béjart scelse come suo successore alla direzione della compagnia, e Brel et Barbara, un brano che Béjart dedicò alla canzone francese attraverso l’affettuoso ritratto di due dei suoi protagonisti.

In vista del cartellone Modena Danza, la Fondazione Teatro Comunale di Modena programma come gli scorsi anni anche una breve rassegna di danza autunnale che si terrà fra novembre e dicembre al Teatro Ciajka e al Teatro Storchi. Il programma di “Trittico d’Autunno” darà spazio alla scoperta di realtà meno note e di provenienza nazionale. Il 15 novembre, al Ciajka, si esibirà la torinese Compagnia EgriBiancoDanza, di stampo classico contemporaneo, con Apparizioni, coreografia del 2017 firmata da Raphael Bianco. Versiliadanza sarà in scena il 17 novembre (Ciajka) con Egon, introspettiva dedicata all’arte fin de siècle a in particolare all’universo poetico e visivo di Klimt e Schiele, mentre il 14 e 15 dicembre (Storchi) verrà presentato in prima assoluta, in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione, Joie de vivre, firmato da Simona Bertozzi per la compagnia da lei fondata a Bologna nel 2008 e divenuta oggi una realtà di interesse nazionale e internazionale nell’ambito della danza contemporanea e di ricerca.