La Fondazione Cassa di Risparmio di Modena ha contribuito al recupero dell’edificio con un milione di euro
Inaugurata nei giorni scorsi la nuova Casa delle donne di Villa Ombrosa che, al termine dell’intervento di ristrutturazione e ampliamento, diventa la sede delle associazioni femminili e un punto di incontro e di confronto su temi come la violenza, il lavoro, la parità e la discriminazione.
La nuova sede ospiterà il Centro documentazione donna e la sua biblioteca e tutte le associazioni che attualmente hanno sede in via del Gambero: Casa delle donne contro la violenza, Differenza maternità, Donne nel mondo, Gruppo donne e giustizia, Udi-Unione donne in Italia che inizieranno il trasloco nel mese di aprile per essere pienamente operative nella nuova sede nel corso dell’estate.
Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti, tra gli altri, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli e il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Paolo Cavicchioli. L’intervento di recupero dell’edificio è stato avviato a novembre 2017 ed è terminato in anticipo sui tempi previsti. La Fondazione ha contribuito al recupero dell’edificio con un milione di euro.
I lavori, che hanno riguardato impianti, pavimentazioni, coperture, intonaci e infissi, sono stati eseguiti nel rispetto degli elementi architettonici e decorativi caratteristici della villa appartenuta nel ‘700 all’erudito modenese Ludovico Antonio Muratori e dal 1978 di proprietà del Comune.
Per rispondere alle necessità della futura Casa delle donne, infatti, l’edificio, già soggetto negli anni scorsi a un primo stralcio di lavori prevalentemente strutturali, di consolidamento e adeguamento sismico, è stato ampliato a nord, con una sala riunioni di 100 metri quadrati accessibile anche a struttura chiusa, e con un nuovo ingresso dal viale alberato raggiungibile da via Vaciglio.
Nelle foto: la cerimonia di inaugurazione di Villa Ombrosa